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12 novembre 2019 – “Geopolitica dello sport nell’era della mondializzazione”

Geografia, Geopolitica e Geostrategia dello sport: tra governance e mondializzazione

Due iniziative organizzate dal gruppo di ricerca “Geografia e sport” in collaborazione con Università degli studi di Roma Foro Italico, Società Geografica Italiana, Università della Valle d’Aosta e Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Roma 22 ottobre 2019 – Università Roma Foro Italico
“La Geografia dello sport tra governance e azione pubblica locale”

Roma 12 novembre 2019 – Società Geografica Italiana
“Geopolitica dello sport nell’era della mondializzazione”

Il convegno nasce come risposta a una situazione di grande attualità dell’Italia. Da un punto di vista nazionale assistiamo a una riforma che sarebbe poco definire come rivoluzionaria nell’organizzazione e gestione della pratica dello sport all’interno del complesso quadro della governance del Paese. Da un altro punto di vista, quello internazionale, vediamo come la pratica dello Sport, grazie anche a una globalizzazione culturale, sia sempre più preso inconsiderazione per comprendere le strutture delle società, le loro evoluzioni, da diversi punti di vista e con l’apporto di varie discipline. Sono numerosi gli aspetti della vita di ognuno di noi, sia come individui sia come parti delle nostre strutture sociali, che sono conseguenza delle pratiche sportive.

La geografia, da oramai più di mezzo secolo, si interessa allo sport nel suo rapporto con il territorio, in quanto variabile che ne influenza diversi aspetti, a cominciare dal Paesaggio, con le sue infrastrutture, con le nuove localizzazioni di stadi che oramai sono utilizzati per eventi planetari e non più nazionali, eventi che, secondo la definizione stessa di Neil Conner, “mesmerizzano” miliardi di spettatori.

Le città si nutrono e si trasformano attraverso gli eventi sportivi che possono avere effetti nel medio e lungo periodo. Numerose sono le relazioni tra Stato (come struttura amministrativa e forma istituzionale) e pratiche sportive che hanno stimolato la letteratura in materia come sono stati oggetto di analisi la pratica di specifici nel condizionamento e nell’evoluzione istituzionale e nell’organizzazione di un territorio di cui già scriveva Jean-Pierre Augustin riguardo al collegamento tra organizzazione territoriale e pratiche dello sport. In questo, da John Rooney a John Bale, lo sport condiziona pesantemente l’organizzazione dello spazio e gli investimenti delle politiche pubbliche. L’analisi e la comprensione di strategie e impatti, sia a livello interno che a livello internazionale rappresentano un importante ambito di approfondimento.

Il convegno sarà diviso in due giornate, la prima presso la sede dell’Università “Foro Italico” di Roma il 22 novembre e la seconda presso la sede della Società Geografica Italiana il 12 novembre.

Nel primo giorno saranno trattati i temi del cambiamento della governance dello Sport in Italia e si tratteranno casi di interventi in materia di infrastrutture e pratiche sportive dal punto di vista dell’attore pubblico.

La seconda giornata riguarda la geopolitica dello sport. Dal secondo dopoguerra ad oggi gli eventi internazionali come Giochi Olimpici e campionati mondiali sono diventati uno strumento vero e proprio di antagonismo tra Stati. Se già dall’inizio si trattavano di momenti internazionali dove i diversi Stati si confrontavano (si pensi alle Olimpiadi di Berlino o al boicottaggio di quelle di Mosca del 1980 o di quelle di Los Angeles del 1984) come anche i Campionati del Mondo o le Universiadi. Sempre di più le grandi competizioni sportive planetarie sono strumento nelle mani degli Attori Politici. Obbiettivo sarà in questo caso quello di mostrare come questi rapporti sono stati modificati e come ciò ha condizionato lo sport, la sua pratica, la sua affermazione nello spazio pubblico. La politica a diverse scale condiziona lo sport. Lo sport in che modo ha condizionato le politiche sia in scala interna che esterna? (pensiamo all’evoluzione degli antagonismi tra stati: negli anni ’70 l’antagonista sportivo italiano era la Germania, dalla fine degli anni ’90 è invece diventata la Francia. L’obbiettivo sarà quello di mostrare in che modo i media di ogni genere hanno partecipato alla mondializzazione dello sport. Come è cambiato il modo di seguire e rappresentare lo sport nella televisione, nella radio, sulla carta stampata, dalla diffusione popolare all’era dei diritti televisivi. Scopo della tavola rotonda sarà di fornire elementi di riflessione su come lo Sport è cambiato alla luce di questa nuova rappresentazione.

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