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21 Novembre 2019 – IL BIANCO E IL NERO – ESPANSIONISMO COLONIALE EUROPEO: SENSO DI COLPA E RIMOZIONE

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Giovedì 21 novembre 2019 si terrà, presso la nostra sede di Palazzetto Mattei in Villa Celimontana (Via della Navicella, 12 – Roma), nell’Aula “Giuseppe Dalla Vedova”, il reading da Celine, Conrad e Flaiano. Presenta la prof. Flavia Cristaldi, Sapienza Università di Roma e interviene il prof. Marco Zanasi, Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

I fenomeni della più recente immigrazione tra Africa ed Europa, la fuga cioè, dai paesi africani e la rincorsa verso l’immaginaria cuccagna d’Europa. Spinge a richiamare e recuperare tre romanzi che hanno aperto squarci sulle esperienze colonialiste di ‘800 e ‘900, meditando su violenze, delitti, sfruttamento, commessi dall’uomo bianco sui neri e offrendo ai lettori metafore di profondo fascino, invitanti alla consapevolezza. “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad(1898), “Viaggio al termine della notte” di Ferdinand Celine(1932) e “Tempo di uccidere” di Ennio Flaiano(1947) segnano, nello sviluppo temporale e nella diversità storica dei climi culturali, tre elaborazioni successive sul senso di colpa di chi, più o meno coscientemente, svolse quelle azioni, commise quegli orrori. Oggi, nel “Cabaret della globalizzazione” (Zigmunt Baumannn) i bianchi e i neri si fronteggiano cercando compromessi sempre più al ribasso, specialmente per coloro che continuano ad abbandonare i paesi d’origine, battendo rotte nuove, ancor più temibili e funeste. C’è chi specula sui conflitti tra “noi” e “loro”, minacciando di declassare ed escludere, serpeggiano iniziative umanitarie infiltrate da profitti disumani mentre l’integrazione è a rischio e ondate di razzismo puntano sul capovolgimento sociale e politico di convivenza e valori. La creazione artistica europea potrebbe oggi intervenire di più, puntando sullo sguardo dell’altro che ci definisce e ci plasma, sulle lacune del dialogo tra esperienze diverse, evidenziando cupidigia e corruzione, ansia, traiettorie spezzate, tremori e lacerazioni dell’io tra ambizioni e ritirate, con buchi neri che si spalancano inghiottendo chi s’avvicina.

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