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Venerdì Cartografico – L’adozione del meridiano di riferimento di Greenwich

Le coordinate cartografiche, latitudine e longitudine, sono necessarie per determinare la posizione di un punto della carta geografica sulla superficie terrestre. La misurazione della longitudine divenne, con particolare enfasi in seguito alla scoperta dell’America e alla definizione di nuove rotte commerciali e navali transoceaniche, una questione di primaria importanza per cartografi, geografi e astronomi. Si rese gradualmente necessario adottare un unico riferimento per il calcolo di questa coordinata.

Carta 1. Sketch map of John Pethericks travels in the years 1853-1858. Edimburgo, W. & A. K. Johnston 1861

In tal senso, il passo più importante in epoca moderna è stato compiuto con la Conferenza Internazionale dei meridiani, che si tenne a Washington nel 1884. La Conferenza approvò con larga maggioranza una risoluzione con la quale veniva scelto il meridiano di Greenwich quale origine per il calcolo delle longitudini e per la misurazione del tempo universale, adottato diffusamente quale meridiano di riferimento anche nei decenni precedenti (carta 1).

Questa scelta implicò che numerosi Stati fossero in qualche modo costretti a ricalcolare le cartografie sino a quel momento elaborate, altri, pur accettando le decisioni prese nella Conferenza, continuarono ad utilizzare i propri meridiani di riferimento per alcuni decenni (in Italia quello di Roma Monte Mario).

Carta 2. Frédéric Cailliaud, Carte générale de l’Egypte et de la Nubie, Parigi, Piquet, 1827 (circa)

La Francia invece si espresse contrariamente alle nuove disposizioni. Di fatto solo nel 1911 promulgò una legge per l’adozione del nuovo meridiano internazionale: fino a quel momento e per circa 200 anni la cartografia francese aveva adottato, per il calcolo delle longitudini il meridiano passante per il centro dell’Osservatorio astronomico di Parigi (carta 2).


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