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Venerdì Cartografico – Lo “Stato” di Camerino all’interno dello Stato Pontificio

Prima di divenire possedimento del papato, la città di Camerino, che già aveva avuto un ruolo centrale in epoca romana, fu conquistata dai longobardi nel 592 d.C. In seguito, entrò dapprima a far parte del Ducato di Spoleto, quindi divenne capoluogo dell’omonima Marca istituita da Carlo Magno.

C. Maire, Nuova carta geografica dello Stato Ecclesiastico, Roma, 1755

Nel 1198 Camerino fu assoggettata da Papa Innocenzo III entrando dunque a far parte dei territori della Chiesa, pur conservando un’ampia autonomia politica e amministrativa che la rendeva de facto una vera e propria enclave all’interno dello Stato Pontificio; ciò fino al 1545, quando fu direttamente sottoposta all’autorità ecclesiastica. Della sua formale autonomia troviamo ancora ampia testimonianza nella cartografia prodotta tra il XVI e il XVIII secolo. In particolare, nella cartografia che vi mostriamo oggi, realizzata nel 1755, notiamo come al circondario di Camerino sia assegnata la denominazione di Stato. Questo termine veniva usato all’epoca non nell’odierna accezione, bensì anche per indicare feudi e possedimenti di piccola entità.


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