Achille Dardano nacque a Firenze il 18 luglio 1870. A soli 20 anni, terminato il liceo a Roma, partecipò ad un concorso indetto dalla Società geografica italiana nel 1890 volto a selezionare e formare giovani interessati all’apprendimento teorico e pratico della cartografia. A quel tempo in Italia, a causa della mancanza di professionisti specializzati, si ricorreva spesso all’opera di cartografi stranieri, come il tedesco Wilhelm Fritsche.
Il giovane Dardano venne selezionato e di lui il De Magistris scrisse che “aveva attitudini così spiccate al calcolo matematico, un così fine senso artistico, un così equilibrato senso geografico che in breve, sotto la guida maestra del Dalla Vedova, divenne il primo cartografo nazionale nel senso più vasto della parola”.
Nell’ultimo decennio dell’800 il Dardano lavorò soprattutto a ridisegnare e preparare le carte che accompagnavano le pubblicazioni nel Bollettino della Società geografica italiana e le opere che recavano il resoconto dei viaggi di esplorazione intrapresi in quel periodo (immagine 1), fornendo un contributo concreto alle conoscenze geografiche dell’area del corno orientale dell’Africa. Se è vero che la sua prolificità, il suo equilibrato senso artistico, la pulizia del tratto ed il sapiente uso dei toni di colore lo collocano fra coloro che hanno contribuito più di altri alla creazione di un “immagine” dell’Africa, va ricordato che egli non fu solo mero artigiano della carta ed esecutore: riuscì anche a rivelare gli inevitabili errori dei dati raccolti dai viaggiatori sul campo, integrando e migliorando l’opera di questi, contribuendo dunque ad una conoscenza più accurata e specifica dei territori.
Cominciò poi a collaborare con l’Istituto De Agostini dove guidò l’esecuzione della carta d’Italia alla scala 1:250 mila realizzata dall’Istituto Geografico De Agostini per conto del Touring Club Italiano. Durante il conflitto italo-turco egli pubblicò per il T.C.I. una carta della Tripolitania e della Cirenaica (alla scala 1:5 milioni), opera definita di gran pregio.
Quando nel 1912 fu istituito il Ministero delle Colonie, due anni dopo fu istituito anche un Ufficio cartografico e di esso il Dardano assunse nel 1922 la direzione, prima affidata a M. Checchi. Assieme a R. Riccardi curò infine la cartografia di ventiquattro tavole in scala da 2 a 8 milioni di un Atlante d’Africa (immagini 2 e 3). Dette inoltre un valido contributo all’Enciclopedia Italiana,per la realizzazione dell’apparato cartografico che ne accompagna i testi. Morì a Roma il 10 ottobre 1938.
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