Primo appuntamento di un ciclo di webinar sul tema Borghi, aree fragili, territori del margine: le nuove geografie dei flussi e delle innovazioni in Italia che si sofferma su tematiche di rilevante interesse per lo sviluppo socio- economico dei territori a partire dalle progettualità intraprese nelle aree “marginali”, nei borghi o nelle piccole realtà in ottica innovativa, digitale, partecipata. Gli incontri previsti intendono esplorare le prospettive e le criticità insite nei programmi di rigenerazione/rivalorizzazione basati sulla digitalizzazione, sullo sviluppo turistico e sulla progettazione partecipata in territori cosiddetti “marginali”: una marginalità alimentata da condizioni socio-economiche svantaggiate, scarsa accessibilità, spopolamento, ma che allo stesso tempo si innesta su un consolidato patrimonio culturale-naturalistico e sociale. Per ogni webinar è previsto il coinvolgimento di accademici (geografi e di altre discipline), attori istituzionali, rappresentanti del mondo civile e dell’associazionismo, imprenditori, con l’obiettivo di ascoltare le prospettive dei differenti stakeholders delle aree oggetto di focus per delineare un quadro sul reale stato di fatto, al fine di evidenziarne dinamiche ed esternalità, e creare un’occasione di confronto e dibattito con forti ricadute su scala nazionale, anche in relazione alle implicazioni del fenomeno pandemico.
“RITORNO AL SUD”: RETI DIGITALI, FLUSSI DI MOBILITÀ E PROCESSI DI INNOVAZIONE
La pandemia da Covid-19 ha alimentato un ampio dibattito su nuovi modelli di lavoro e residenzialità generati dal massiccio e repentino ricorso allo smart working in Italia. La diffusa retorica del “ritorno-ai-borghi”, infatti, si innesta su processi che lascerebbero prefigurare la “rinascita”, attraverso il lavoro agile, delle aree marginali, in particolare nel Mezzogiorno. Se, da un lato, le potenzialità dello smart working schiudono rilevanti spunti di riflessione sul ruolo delle nuove tecnologie nel ridisegnare flussi, reti e relazioni nel mondo del lavoro e, dunque, nei territori, dall’altro è necessario problematizzare una mitologia diffusa che identifica nel “ritorno-ai- borghi” la panacea contro la marginalità.
Attraverso il confronto tra visioni scientifiche, pratiche ed esperienze il seminario mira a esplorare criticamente le dinamiche socio-economiche e culturali connesse ai flussi di mobilità innescati dalla pandemia che, grazie alle reti digitali e a nuove forme di organizzazione del lavoro, hanno consentito ad alcuni lavoratori di “invertire la rotta”.
In particolare, l’obiettivo è valutare come questi processi si inseriscono nel quadro più ampio delle geografie economiche dell’innovazione per identificare strategie territoriali a lungo termine in un’ottica post-pandemica; quali azioni possono essere intraprese, alle diverse scale, per innescare processi di sviluppo e scongiurare nuove polarizzazioni e disuguaglianze; come armonizzare i diversi livelli decisionali e le istanze che provengono dalla moltitudine di attori coinvolti per trasformare una sfida ancora aperta in un’opportunità reale.