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Venerdì Cartografico – Le tigri di Mompracem

Per questo venerdì ci siamo lasciati affascinare dalle esotiche ambientazioni letterarie di Emilio Salgari che tanto hanno fatto sognare generazioni di lettori. Come non parlare allora dell’Isola di Mompracem, dove era situato il quartier generale dei temibili pirati capeggiati da Sandokan? In due dei nostri magnifici atlanti, quello di Gerardo Mercatore della fine del’500 ed il Mercurio Geografico del secolo successivo, dei quali vi mostriamo anche i frontespizi (immagini 1 e 4), è possibile rinvenire il nome dell’isola (immagini 2, 3, 5).

Dunque non un luogo immaginario, bensì una piccola isola poco distante dal Borneo, il cui toponimo è rinvenibile anche in altre cartografie coeve e scomparso improvvisamente a partire dalla metà del ‘800. Per quali motivi dell’isola non vi è più traccia sulle cartografie? Quale il confine tra realtà, fiction e mito? Proprio da questi interrogativi è stato dato impulso a dibattiti, ancora oggi in corso, relativi alla localizzazione della Mompracem dei romanzi dell’autore veronese. Alcuni studi condotti durante gli scorsi decenni sembravano suffragare l’ipotesi secondo la quale possa corrispondere con l’isola oggi denominata Keraman; questa argomentazione è stata parzialmente smentita nel corso degli anni. Studi recenti infatti suggeriscono una diversa narrazione: grazie a una serie di studi cartografici e analisi condotte tramite satelliti, Mompracem è stata identificata con il banco corallino di Ampa Patches, situato nelle acque del Brunei eroso progressivamente dall’azione delle acque marine. Peraltro, studi di linguistica hanno dimostrato come “Keraman” nella lingua malese significhi “l’isola che scompare”.

Immagine 5

Atlanti consultati:

G. Mercator, Atlas de novo plurimis in locis, 1632

D. De Rossi (a cura di), Mercurio Geografico overo guida geografica in tutte le parti del mondo, Roma, 1669-92


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