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Mercoledì Fotografico – Angoli e volti di Yunnanfou. La Cina d’un secolo fa

Siamo a Yunnanfou, oggi Kunming, nella provincia cinese dello Yunnan ai primi del ‘900. Le vedute di Domenico Mazzolani, mercante italiano, ci testimoniano il mondo urbano e rurale della Cina del tempo, un mondo da poco uscito dal secolare isolamento nei rapporti con le potenze occidentali. La fotografia selezionata cattura l’osservatore trascinandolo fra le vie e i volti della città antica, quasi riproducendo immaginariamente il bisbiglio di fondo delle genti riversate nelle strade. Era il 1910, l’anno in cui venne inaugurata la linea ferroviaria che collegava il centro al Vietnam, allora colonia francese. La strada ferrata prima e l’arrivo di molti esuli dalle città della costa orientale a seguito dell’invasione giapponese alla fine degli anni ’30, condussero a un’esponenziale crescita demografica della città, oggi vicina ai 7 milioni d’abitanti.

Si tratta di una diapositiva stereoscopica alla gelatina ai sali d’argento su vetro, riconoscibile dal colore grigio-neutro dell’immagine. La fotografia stereoscopica, ideata da Wheatstone nel 1838, veniva usata per ottenere il senso del rilievo. Consisteva in due immagini ottenute con una macchina fotografica a due obiettivi paralleli, posti alla medesima distanza degli occhi umani, e due otturatori che scattavano simultaneamente. Questo tipo di fotografia poteva essere vista attraverso uno stereoscopio, una scatola di legno messa a punto da D. Brewster, cui venivano praticati due fori con delle lenti regolabili per l’occhio destro e l’occhio sinistro. Ciò permetteva la simulazione di una visione binoculare e quindi la creazione di immagini tridimensionali. Il successo della fotografia stereoscopica proseguì fino al 1930 per riprendere brevemente negli anni ’50 e ’60.


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