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Venerdì Cartografico – Carte e regime

Durante il ventennio fascista la cartografia divenne parte integrante della propaganda del regime. La Guerra aveva trasformato questo straordinario strumento comunicativo in un prodotto per le masse, non più ad uso esclusivo delle classi colte. Nella carta che vi mostriamo è chiaro il tentativo di dare fondamento logico e storico alla supremazia dell’Italia all’interno del bacino del Mediterraneo, fornendo una giustificazione alle mire espansionistiche del governo fascista.

All’interno della sezione principale è disegnata una carta che riporta la densità di popolazione dei paesi dell’Europa meridionale e nordafricani. L’Italia spicca (avendo intenzionalmente tagliato a metà l’Europa) per la sua elevata densità demografica evidenziata da colori particolarmente accesi, quasi a voler suscitare nel lettore la necessità di dar sfogo a questa pressione verso l’esterno. A corredo di questa cartografia, e come ulteriore sottolineatura del legame fra l’Italia e i Paesi mediterranei, altre quattro sezioni cartografiche e un riquadro con immagini di resti archeologici, chiaro richiamo ai fasti dell’Impero Romano.


Carta scelta

F. De Magistris, C. Sulzer, Mediterraneo ai mediterranei, Milano, Antonio Vallardi editore, 1940


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