Giulia Oddi
Che Quartieri. Viaggio al centro delle periferie italiane, a cura di Andriano Cancellieri e Giada Peterle non sia un testo ordinario di geografia si comprende già dalla colorata copertina, sulla quale sembra essere rappresentata una giovane che volteggia su una carta geografica, effettuando quello che nella pratica del parkour viene definito come un monkey. La carta geografica, strumento tradizionale di “riconoscimento” della disciplina, viene ritratta come un ostacolo o un artefatto “urbano” da oltrepassare attraverso la progettazione e l’effettuazione di nuovi percorsi creativi e sempre differenti.
L’innovazione principale proposta in questo testo, infatti, riguarda proprio la scelta narrativa: cinque dei quartieri periferici più “chiacchierati” d’Italia sono stati raccontati attraverso i disegni e le strisce di fumettisti/e che non si sono limitati/e a mettere in pratica le loro abilità tecniche, ma hanno trasformato delle ricerche scientifiche in un prodotto artistico, facilmente fruibile a un vasto pubblico. In un itinerario urbano che attraversa la penisola, da Palermo a Milano passando per Roma, Bologna e Padova, è possibile conoscere le storie di alcuni quartieri, ascoltando direttamente le testimonianze delle persone che li abitano. Non è forse anche questa una geografia che merita di essere praticata e, soprattutto, indagata?
Quartieri. Viaggio al centro delle periferie italiane, a cura di Andriano Cancellieri e Giada Peterle, Becco Giallo
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