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Leg.Geo – Hotel Penicillina. Storia di una grande fabbrica diventata rifugio per invisibili

Barbara Brollo

Questo libro, uscito a settembre 2020, parte del racconto della storia industriale di Roma. È un periodo che a livello di struttura economica ha lasciato poco, dato che l’economia capitolina non ha mai veramente avuto una vocazione industriale, al punto di dismettere ben presto gli impianti produttivi presenti. A livello di strutture fisiche, invece, i resti sono ben visibili, data la presenza di diversi stabilimenti abbandonati.
Uno degli edifici più emblematici, di cui si parla nel libro, è quello dell’ex Penicillina, nella periferia nord-est della capitale. Da fiore all’occhiello nella produzione farmaceutica dagli anni Cinquanta agli Ottanta, luogo di scontri di classe e di aggregazione per gli operai delle vicine borgate, viene poi travolta dagli scandali di Tangentopoli e dal travagliato mondo delle relazioni industriali italiane dell’epoca, tra acquisizioni straniere e disinvestimenti. L’ex fabbrica, definitivamente dismessa negli anni Duemila, diventa presto rifugio di richiedenti asilo e rifugiati, in una situazione sanitaria, sociale e umana drammatica. Negli anni vi transitano migliaia di persone, esclusi dall’accoglienza istituzionale.
Oltre alla storia della fabbrica, narrata anche attraverso le storie di ex operai, conosciamo le storie di alcuni degli abitanti della fabbrica nella sua veste di insicuro rifugio. Un libro non solo informativo ma anche molto emozionante. 


Hotel Penicillina. Storia di una grande fabbrica diventata rifugio per invisibili, di Anna Ditta, Marco Passaro, Andrea Turchi, Infinito edizioni

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