
Nel 1908, l’ex capitano Alfonso M. Tancredi, divenuto nel frattempo maggiore, avrebbe dovuto partecipare ad una spedizione che aveva come scopo l’esplorazione di tutta la Dancalia settentrionale, sia in continente eritreo (Dancalia Italiana) sia in quello abissino (Dancalia Etiopica).
La spedizione, organizzata dalla Società Geografica Italiana, di cui egli era socio, non potè essere effettuata in quell’anno a causa delle condizioni d’insicurezza dell’area. Nel 1909, nonostante il persistere della cattiva situazione politica, si decise di attuare ugualmente una missione in Dancalia settentrionale.

La carovana composta da tre sole persone, espletati i preparativi di viaggio, lasciava Massaua nel mese di marzo diretta nella parte alta della Dancalia Italiana per poi raggiungere l’altopiano eritreo e l’Assaorta. L’esplorazione della Dancalia Etiopica sarebbe stata rimandata a momenti più opportuni. Il maggiore Tancredi riuscì a penetrare nel Piano del Sale giungendo fino alle Saline di Ghebrò e spingendosi poi fino a Dallòl, ma senza proseguire oltre dal momento che i capi abissini e dancali non erano stati informati dell’itinerario del suo viaggio. Dopo questa breve puntata nel Piano del Sale la spedizione piegò verso nord-ovest diretta verso l’Assaorta, vero scopo dell’escursione.

Nella conferenza tenuta il 27 novembre 1910 presso la Società Geografica Italiana, il maggiore Tancredi illustrò il suo viaggio mostrando le diapositive dei luoghi visitati.
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