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Il terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908

Le immagini che vi presentiamo oggi si riferiscono al materiale iconografico raccolto dal geografo e sismologo Mario Baratta in occasione dello studio da lui effettuato per incarico della Società Geografica Italiana sul terremoto calabro-siculo .

Il 28 dicembre 1908 un catastrofico terremoto di magnitudo 7.1, legato alla faglia Messina-Taormina e seguito poi da uno tsunami, distrusse larga parte delle città di Messina e Reggio Calabria provocando oltre 60.000 morti. Lo stretto di Messina è un crocevia di faglie attive ed è considerata una delle zone più sismicamente attive di tutta l’aera mediterranea. Il terremoto del 1908 fu il disastro naturale peggiore dal punto di vista delle vittime per l’Italia e uno dei più devastanti in assoluto in Europa .

Baratta si recò più volte sui luoghi del disastro con lo scopo di raccogliere gli elementi più importanti per l’analisi scientifica del fenomeno. Nel 1917 pubblicò un’opera in 2 volumi, il primo di testo e l’altro di tavole, dal titolo “La catastrofe sismica calabro-messinese”, giudicata magistrale per la descrizione dei luoghi, per l’abbondanza delle notizie, per lo studio del terremoto e del maremoto successivo, per i raffronti storici e le conclusioni.


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