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Danze, Riti e Usanze dal Mondo

Oggi vi portiamo in un viaggio affascinante attraverso danze, riti e usanze di popoli lontani, testimoniati dalle immagini custodite nel nostro Archivio Fotografico. Storie di comunità che, attraverso il movimento e il ritmo, celebrano la loro cultura, la loro spiritualità e la loro appartenenza.

Giotto Dainelli, Tamàscia di Piàng: danza dei mostri, Ladakh, 1913-1914

Iniziamo il nostro viaggio tra le montagne dell’Himalaya, dove le maschere e le movenze solenni della Tamàscia di Piang, in Ladakh, trasformano il monastero in un palcoscenico mistico. Qui, monaci in abiti elaborati rievocano antiche leggende, mantenendo viva la tradizione buddhista tibetana. [Foto 1 e 2] Sempre nel monastero di Piang, la danza dei tamburi [Foto 3] scandisce il ritmo delle celebrazioni, unendo musica e gestualità sacra. Attraversiamo poi gli oceani per giungere in Giappone, dove le strade di Nagasaki si animano durante il Festival Kunchi. [Foto 4] Le donne danzano con ventagli e lanterne, creando una sinfonia di colori e movimenti che onora la storia della città. Sempre in Giappone, un altro scatto ci porta a Yokohama, dove si svolge la spettacolare Hanagasa Dancing [Foto 5], una processione elegante in cui abiti, ombrelli e passi di danza raccontano la raffinatezza della cultura giapponese. Dall’Asia ci spostiamo in Africa, dove le immagini ci raccontano il fascino delle cerimonie tradizionali. In Zimbabwe, la danza degli stregoni [Foto 6] rappresenta un ponte tra il mondo terreno e quello spirituale, un rituale che invoca protezione e guarigione. Nella Repubblica Democratica del Congo, i Moufoumous danzano lungo le rive del fiume Lindi: un rito collettivo, la “Danse de la Kounda”, che rinsalda i legami della comunità e invoca fertilità e prosperità. [Foto 7]. Il viaggio prosegue poi tra i ghiacci del Canada, nella comunità della “Dancing House” nella Terra Victoria (probabilmente l’Isola Victoria, una delle isole artiche canadesi nel Nunavut e nei Territori del Nord-Ovest), dove le immagini della Casa Danzante degli Inuit ci mostrano un’altra forma di espressione culturale: qui le danze non sono solo festa, ma anche un mezzo per tramandare storie e miti di generazione in generazione. [Foto 8]. Infine, torniamo in Africa, in Eritrea, dove le foto ritraggono la danza funebre Baria: una celebrazione della vita e del passaggio nell’aldilà, un momento collettivo di commiato, tra canto, movimento e partecipazione dell’intera comunità. [Foto 9 e 10]

Questi dieci scatti ci ricordano che la danza è molto più di un’esibizione: è identità, spiritualità e memoria collettiva.

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