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Leg.Geo – Sport dell’altro mondo. Dietro le quinte del campioni di Marco Perisse

Gianfredi Pietrantoni

Sport dell’altro mondo. Dietro le quinte del campioni di Marco Perisse, Robin Edizioni, Torino, 2023

Qual è la relazione tra sport e geografia? Una relazione strettissima, così emerge dal libro Sport dell’altro mondo, raccolta di racconti nei quali lo sport e i suoi interpreti, famosi o sconosciuti eroi della quotidianità agonistica, sono il riflesso delle situazioni geo-sociali che li hanno forgiati: si scoprono allora, dietro le quinte dei campioni (questo il sottotitolo) persone e vicende fortemente condizionate dalla geografia sociale.  

   Lo sport non è un Empireo: come altre dimensioni dell’esistenza umana, è “segnato” dalla geografia. E’ questo il caso della marginalità geografica e dell’esclusione dei nativi nelle riserve isolate nei territori più aspri del continente nordamericano, come traspare in Guerrieri delle First Nations, Figli di uno sport minore, o ancora in Indiani a canestro. L’autore Marco Perisse nella narrativa non-fiction di questa raccolta di 36 racconti – edita da Robin Edizioni – svela attraverso il denominatore comune dello sport temi di fondo della geografia sociale quali il fardello postcoloniale (Dal bici-tassista ai mondiali), l’emarginazione in spazi avari e depressi come il sud-ovest degli Stati Uniti (Vida loca di un campione), l’ineguaglianza nei quartieri poveri afflitti dalla violenza e dalla mancanza di opportunità di metropoli come Los Angeles o Philadelphia: problemi che restano incistati nelle storie di tanti pugili (Il maestro Tillman, L’imperatore del ring).

   Del resto è palese il condizionamento dello spazio geografico/sociale nella formazione di figure come il grande saltatore con gli sci finlandese Nykanen (Trionfi e paure dell’aquila saltatrice), del giocatore di hockey Tootoo cresciuto nella regione subartica della baia di Hudson (Il piccolo grande uomo del ghiaccio), del cestista del profondo Sud nato in uno dei municipi più poveri dell’Alabama (Il trionfo del fratello nero). Altri temi di geografia sociale sono il fenomeno della gentrification che cambia il volto delle città e ne modifica la struttura antropologico-culturale (esemplificata in Addio al Bronx) con la crescita degli affitti nei quartieri “riqualificati” e la conseguente diaspora dei ceti popolari; e la segregazione razziale (Quando il baseball nero uscì dall’oblio). Addirittura è attraverso i successi e la fama di atleti e atlete che piccole nazioni vengono identificate e “mappate” geograficamente per un vasto pubblico (Eroi pindarici).

   Tante le discipline sportive e le latitudini delle storie e tante le culture che a volte si incontrano/scontrano in una stessa area geografica per effetto delle congiunture storiche: allora si dà l’impatto del calciatore olandese Cruyff nella Spagna franchista (Venne lo straniero e liberò Barcellona) o del campione mongolo che irrompe nel sumo giapponese spezzando gli schemi, anche cerimoniali, di una tradizione nazionale che affonda le radici nel mito (“Il coatto di Bator” e l’eterno ritorno). Non manca l’Italia e anzi a Roma il reportage All Reds, l’utopia ovale nel circolo dei levrieri palesa un’altra questione della geografia sociale ovvero la “riconquista” dello spazio cittadino inutilizzato e degradato, grazie all’istanza di diritto allo sport del laboratorio autogestito che nell’ex-cinodromo di Ponte Marconi ha dato vita a un campo e squadre di rugby capaci di competere nei campionati federali maschile e femminile oltreché farsi polo di sport di base e popolare.


Sport dell’altro mondo. Dietro le quinte del campioni di Marco Perisse, Robin Edizioni, Torino, 2023